La famiglia è il porto sicuro dove crescere e nel quale trovare rifugio. Ma può facilmente trasformarsi nel principale ostacolo alla felicità individuale.
Ci si strugge spesso nell’eterno e frequente dilemma se restare o lasciare. Rassegnarsi a ciò che ci rende infelici o cercare di migliorarlo.
La famiglia Ristuccia è da 40 anni proprietaria del ristorante San Pietro, uno dei più rinomanti locali della Capitale, in zona Gianicolo. Carlo, la nuova compagna Ginevra e la sorella Sara sono sempre lì, tutti i giorni, ad aiutare i genitori Pietro e Alba nella gestione dell’attività. Assente da questa, è sempre stato il fratello Paolo, andato da tempo a inseguire in Francia il sogno di lavorare nel mondo dello spettacolo. Adesso Paolo, reduce da un logorante divorzio, torna a casa dei genitori sconfitto professionalmente e senza più un soldo in tasca, con la sola speranza di poter crescere suo figlio Giovanni, di 11 anni.
Anche Carlo ha una figlia, Luna, una ex moglie, Elettra, e una compagna che mal tollera il suo passato sentimentale: Ginevra, mai davvero accettata dalla famiglia Ristuccia e vista come una rovina famiglie. E infine Sara è sposata con Diego che però le è infedele.
Un giorno, però, un avvenimento gravissimo e rimasto segreto per decenni torna a sconvolge gli equilibri familiari. I Mariani, un altro ramo della famiglia, reclamano un posto all’interno dell’attività, minacciando di far riemergere un terribile segreto dal passato dei Ristuccia che ancora oggi ha delle profonde conseguenze nelle vite dei nostri protagonisti.
Non c’è luogo più sicuro e nello stesso tempo pericoloso della famiglia.
Qui il bene si confonde nel male e anche nel mondo dei Ristuccia intrecci e legami
possono nascondere segreti tutti da scoprire.
Nato a Roma, studia lettere a La Sapienza di Roma, ma lascia gli studi per perseguire la carriera da regista. Nel 1998 debutta al cinema con il suo primo lungometraggio “Ecco Fatto” e l’anno successivo “Come te nessuno mai”.
“L’ultimo bacio”, campione d’incassi e premio David di Donatello come miglior regista, è stato il suo trampolino di lancio internazionale, facendogli vincere il premio del pubblico al Sundance Film Festival nel 2002. Annoverato nello stesso anno dalla rivista Entertainment Weekly come una delle 10 migliori pellicole dell’anno.
Nel 2003 dirige “Ricordati di me”, Nastro d’argento per la sceneggiatura e subito dopo sbarca a Hollywood dirigendo “La ricerca della felicità”, film che ha valso la nomination all’Oscar a Will Smith ed incassato 300milioni di dollari nel mondo. Sempre con Will Smith ha successivamente realizzato il film “Sette anime”. Durante il suo periodo americano ha diretto inoltre: “Quello che so sull’amore” con Gerard Butler e “Padri e Figlie” con Russell Crowe.
Nel 2016 ritorna in Italia con “L’estate addosso” e nel 2018 realizza “A casa tutti bene” da cui è tratta l’omonima serie TV, sempre da lui diretta, in onda su Sky On demand. “Gli anni più belli” è il suo ultimo lungometraggio, uscito in sala nel 2020, due settimane prima dell’avvento del COVID. Nelle librerie è da poco uscita la sua autobiografia “La vita addosso”, scritta con Gabriele Niola e edita da UTET.